Il Verdicchio, il Re dei Bianchi, il Rosso travestito da Bianco.
Le sue origini si perdono nei secoli, ma convergono poi nell’unica terra nella quale riesce a dare sempre il meglio di sé. È un vitigno forte, vigoroso, con una maturazione abbastanza tardiva, amante delle posizioni collinari ben esposte e dei suoli argilloso-calcarei, meglio se non molto siccitosi.
Ha un’ottima capacità di sintesi zuccherina ed un buon mantenimento dell’acidità, anche nelle annate molto
calde, grazie all’andamento della maturazione, che è sempre lento e progressivo.
È riconoscibile come pochi, con i suoi toni verdi ed i profumi a volte quasi salmastri, con le potenti note minerali ed i suoi fondi ammandorlati, con una rara capacità di sostenere con grandi risultati anche lunghi affinamenti in bottiglia.