Partendo da un analisi generale riguardo l’annata vitivinicola appena conclusa, in
primo sottolineerei una primavera caratterizzata da temperature piuttosto elevate, con
un basso tasso di piovosità. Quest’ultimo ha determinato un anticipo della fase di
germogliamento.
I mesi estivi invece, hanno visto un netto incremento della piovosità e sotto il profilo
delle temperature, numerose oscillazioni termiche.
Esse hanno determinato periodi caldi, intervallati da giornate più fredde e piovose, durante le quali la temperatura è scesa frequentemente sotto la media stagionale. Questo andamento oscillatorio delle temperature ha fatto si che la maturazione delle uve rallentasse e che si generassero piccoli focolai di botrite. Abbiamo dato il via alla vendemmia il giorno 20 settembre 2016, iniziando in prima battuta col raccogliere uve tra i 18/19° Babo (gradazione legata a quel rallentamento di maturazione sopra descritto). Fortunatamente però, da fine settembre abbiamo registrato un aumento delle temperature durante le ore diurne, seguito da un vertiginoso calo durante le ore notturne.
Queste importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte ci hanno permesso di portare l’uva sana in cantina, preservando l’acidità e favorendo l’ibernazione della botrite, il tutto avvolto in un elegante maturazione zuccherina. La vendemmia si è conclusa il giorno 15 ottobre. Nel complesso, il panorama presente inizialmente era veramente delicato, per la sanità delle uve e per la loro maturazione, ma fortunatamente, la situazione si è evoluta nel migliore dei modi, grazie al cambiamento climatico, il quale ci ha permesso di ottenere un’ottima qualità delle uve, brillanti maturazioni ed ampie acidità. Sotto il profilo quantitativo, l’annata non è stata altamente produttiva, mentre sotto il profilo qualitativo possiamo godere di un’elevata qualità delle uve, proprio in virtù delle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte che si sono succedute durante l’ultimo periodo.